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Cronaca

Sesso, droga, alcol e Covid: dopo il camper arriva la chat di "Okkio bimbi" per informare i giovani sui rischi

Il nuovo servizio delle associazioni Lila P24 e Ceis sarà attivato tra un mese e affiancherà quello in strada. La presidente di Lila, Elena Ciucci: "Con la pandemia sono cambiate le abitudine, fondamentale continuare a sensibilizzare"

Nonostante locali e pub siano chiusi e la movida notturna azzerata col coprifuoco alle 22, una parte della vita sociale continua e prosegue anche il lavoro di Lila P24 Livorno e Ceis che, attraverso il progetto Okkio bimbi, informano e sensibilizzano sui comportamenti a rischio, sia a livello sessuale sia rispetto all'uso di alcol e sostanze psicotrope e, ultimamente, anche per il Covid. Un servizio di strada, da 18 anni attivo con un'unità mobile, al quale si aggiungerà presto quello di messaggistica social, tramite una apposita chat whatsapp.

Avviato nel 2003 su impulso del Sert (Servizio per le tossicodipendenze), Okkio bimbi è portato avanti da operatori formati per rispondere ai dubbi posti da giovani e giovanissimi: "Da anni abbiamo rapporti informali, fondati sulla fiducia col mondo giovanile livornese - dice Elena Ciucci, presidente di Lila P24 Livorno -, con noi si sentono liberi di fare domande che in contesti più formali, quali scuola e famiglia, tendono a non porre".

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Moletti e piazze, il lavoro di sensibilizzazione al tempo della pandemia

Il camper usato dal progetto è ben noto alla gioventù livornese, sempre presente nei luoghi di aggregazione. Ora però viene usato un po' meno, visto che le zone in cui viene svolto il servizio sono diverse e poco adatte a un mezzo così grande. "Per questo - dice Ciucci - a breve ci doteremo di pettorine che ci renderanno più riconoscibili, oltre ad attivare la chat".

Se il venerdì e il sabato gli operatori di Okkio bimbi presidiano la città (piazza Attias e dintorni, dalle 18 alle 21.30), la domenica pomeriggio sono invece presenti sul lungomare e i moletti, soprattutto nella zona di Antignano, dalle 15.30 alle 18.30. "Abbiamo notato che, vista l'impossibilità di vivere la notte, si inizia a bere dal pomeriggio - continua Ciucci -. Per attenerci alle norme anti-covid consegniamo un etilometro fai da te usa e getta, così da permettere ai giovani di verificare il loro stato di ebbrezza ed eventualmente consigliare il passaggio di chiavi dell'auto a qualche amico che non ha bevuto. In questo modo perdiamo la parte di monitoraggio diretto dei risultati, ma proseguiamo con la sensibilizzazione e l'informazione che sono gli obiettivi del nostro lavoro".

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Bimbi okkio al Covid

Il Covid-19 ha sicuramente imposto agli operatori un ulteriore sforzo: "Se notano comportamenti a rischio, come il passaggio di sigarette o bottiglie, intervengono spiegando come quel gesto naturale in questo periodo debba essere evitato - racconta ancora Ciucci -. È chiaro che c'è una forte sofferenza nei giovani per la mancanza di socialità, ma stanno dimostrando grande senso di responsabilità e il sabato sera posso affermare che sono già tutti a casa prima del coprifuoco".

Okkio anche alle altre malattie

Con la pervasività nell'informazione dello spettro del Covid ,altre malattie sembrano essere finite nel dimenticatoio, come l'Hiv, al centro del lavoro di Lila P24: "Nella nostra sede facciamo test salivari e capillari per rilevare precocemente la sieropositività e quindi permettere una pronta cura, ma negli ultimi mesi nessun giovane ha più pensato a farlo, troppo preoccupati dal Covid".

La chat Okkio bimbi

Per essere ancora più efficaci e connessi coi giovani, tra un mese Okkio bimbi attiverà anche una chat: "Venerdì, sabato e domenica un nostro operatore risponderà alle domande inviate in chat fornendo informazioni e indirizzando, a seconda del caso, al medico competente", conclude Elena Ciucci.

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