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Livorno imbarazzante al 'Mannucci', Esciua non cerca alibi: "Vergogna, chiedo scusa. Siamo stati indegni"

Il presidente parla senza freni dopo il disastroso 1-1 con il Cenaia. "Farei giocare i ragazzi della Primavera"

Due parole: scusa e vergogna. Il presidente del Livorno, Joel Esciua, dopo il triplice fischio finale della sfida del 'Mannucci' terminata 1-1 è un fiume in piena. E non cerca alibi per un passo falso che compromette le speranze di salire in classifica e insidiare Follonica Gavorrano e Pianese. "Abbiamo giocato in un bellissimo stadio, dove c'erano anche i nostri tifosi che ci hanno sostenuto e sono stati perfetti, quasi commoventi. Per me - ha proseguito - non siamo degni di giocare in campionati dove, in questo momento, c'è qualcosa in palio. Oggi ho visto giocatori che non avevano voglia di vincere. Contro una squadra, diciamo, benevola. Non ci sono scuse". 

"Dovevamo fare meglio - ha evidenziato -. L'apice della vergogna è stato quando il Cenaia è rimasto in 10, addirittura a tratti in 9 per qualche infortunio. E noi invece litigavamo con il pallone. Non c'è nessuno da salvare, sotto nessun aspetto. Forse il portiere. Mi assumo la responsabilità, abbiamo fatto errori e ci sono giocatori che non hanno abbastanza voglia, con pancia troppo piena, con un atteggiamento non volenteroso. Metterei i ragazzi della Primavera per vedere cosa riuscirebbero a fare, perché è mancata la cattiveria agonistica, la capacità di andare all'arrembaggio". 

Il presidente annuncia poi di "voler cambiare delle cose". "Sono deluso dalla gara di oggi - ha proseguito - e non è la prima volta. Al Cenaia faccio i complimenti, hanno conquistato un grande pareggio e centrato un ottimo risultato. Non ci sarà più spazio per arrendevolezza e superficialità, d'ora in avanti giocherà solo chi avrà voglia e chi sputerà sangue. È come se ci fosse paura di arrivare lassù". Il presidente, che nel frattempo ha annunciato di aver accettato le dimissioni di Gianni Tacchi, addetto stampa, ha poi parlato del futuro. "Valuteremo giocatori e staff per l'anno prossimo - ha concluso - ma oggi è stato un qualcosa di indegno, per un gruppo che vuol vincere il campionato. Ci siamo suicidati. I miei programmi comunque non cambiano, penso ancora che in 5 anni potremo andare in serie B. Però dobbiamo esserne degni".

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